Facility management e smart building sono due concetti sempre più correlati tra loro in merito al tema della sostenibilità ambientale, a cui si ispirano i cittadini, i consumatori e gli investitori, ossia tutti i potenziali clienti del nostro Studio.

Lo smart building, in particolare, è un edificio che, per definizione, ha un impatto ambientale estremamente contenuto, il cui funzionamento è regolato dalle tecnologie digitali. Concepito come un unico ecosistema ad alte prestazioni funzionante grazie a piattaforme digitali, questo viene inteso come un edificio i cui impianti sono gestiti in maniera intelligente, attraverso un’infrastruttura di supervisione e controllo volta ad ottimizzare il consumo energetico, il comfort e la sicurezza degli occupanti. In tale ambito, tutte le aziende che seguiamo che si occupano di facility management hanno, quindi, quale scopo primario quello di fornire strumenti e mantenere livelli di servizi che soddisfino le predette esigenze e che assicurino ambienti di lavoro di qualità ed il massimo grado di benessere unito all’abbattimento degli sprechi, e ciò anche grazie alla produzione continua di dati ed alla loro digitalizzazione.

La possibilità, dunque, di disporre di notevoli quantità di dati e di piattaforme tecnologicamente avanzate volte ad un’automazione smart degli immobili, consente alle aziende di regolare una sorta di manutenzione predittiva nella gestione di impianti e servizi connessi (impianti elettrici e termoidraulici, impianti di illuminazione, di condizionamento, ma anche servizi di pulizia e igiene, portineria, cura del verde, smaltimento rifiuti, gestione flotta aziendale, vigilanza) con interventi mirati (sicuramente al contenimento dei costi) e corrispondenti ad una reale esigenza manifestata dall’analisi dei dati. In tale contesto, allora, è chiaro che la trasparenza e la tracciabilità stessa dei dati abilitino di per sé non solo la creazione e la gestione di piattaforme digitali degli asset immobiliari, ma anche di veri e propri contratti ad hoc, i cosiddetti smart contracts che consistono in trasposizioni digitali dei normali contratti, con cui si eseguono transazioni nel rispetto di determinate condizioni. In questi accordi è, difatti, possibile introdurre delle clausole specifiche per la riduzione dell’impatto ambientale dei servizi, quali, ad esempio, quelle relative alle certificazioni per l’impiego di materiali sostenibili e prodotti rispettosi dell’ambiente o di macchinari a risparmio energetico. La portata innovativa dei contratti intelligenti, quindi, sta proprio nella certificazione di transazioni, tracciabili e affidabili che, senza il coinvolgimento di terze parti, garantiscano il rispetto delle clausole contrattuali stabilite.

E’ evidente che questa è la sfida odierna per il nostro Studio legale: essere all’avanguardia su tali tematiche per essere al passo con i tempi e fornire una consulenza adeguata tale da permettere ai nostri assistiti di creare e gestire ambienti virtuosi, offrendo servizi, giuridicamente blindati, che assicurino funzionalità, comfort, sicurezza e risparmio agli stakeholders del settore.