Le norme antincendio prevedono precise procedure di adeguamento degli stabili per la prevenzione e protezione da eventi di tipo incendiario. Dato che ogni tipologia di edificio e ogni stabile in particolare rispondono ad una propria categoria di rischio, le norme sono state attualizzate alle particolari esigenze di diverse strutture per offrire un comparto normativo chiaro e completo.

Per ciò che, in particolare, concerne condomini e box condominiali, l’ultimo riferimento legislativo per le norme antincendio è il D.P.R. 151/2011 e s.m. (“Regolamento recante semplificazione della disciplina dei procedimenti relativi alla prevenzione degli incendi”).

Questo riferimento per i sistemi antincendio, in modo specifico, rilevava una prima distinzione tra l’applicazione o meno della normativa antincendio in funzione dell’altezza dell’edificio: sotto i dodici metri non c’era l’obbligo di adeguarsi alle prescrizioni imposte, seppur venisse esplicitato che, in relazione alla valutazione di particolari fonti di rischio, l’edificio potesse comunque essere messo in una categoria emergenziale tale da richiedere l’applicazione delle norme. In materia, poi, di edifici condominiali, in ogni caso è intervenuto il D.M. 25.01.2019 che ha introdotto l’obbligo di certificazione anche per gli edifici condominiali al di sotto dei dodici metri di altezza. Pertanto, le precedenti norme sul regolamento della prevenzione incendi sono divenute valide per i complessi condominiali di tutte le dimensioni.‍

Per quanto concerne i box condominiali questi rientrano a pieno titolo nella definizione di autorimessa nel senso di ​​area coperta, con servizi annessi, destinata al ricovero, alla sosta ed alla manovra di veicoli avente superficie superiore ai 300 mq. Tra gli obblighi pretesi dai gestori di autorimesse in materia di antincendio, vi è quello di possedere un sistema antincendio e la cosiddetta CPI, ossia la Certificazione di Prevenzione Incendi rilasciata dopo il sopralluogo dal Corpo dei Vigili del Fuoco.

Più in generale, il contesto legislativo per condomini e box rende abbastanza chiari gli adempimenti richiesti alle amministrazioni condominiali, in termini di antincendio. Tra le procedure da attuare, sulle quali la società di facility management dovrà essere sempre vigile e compliance per offrire un servizio impeccabile, rientrano: (i) l’installazione di sistemi di rilevazione dei fumi, in grado di allertare tempestivamente per la presenza di un principio d’incendio, (ii) la predisposizione degli estintori, la cui tipologia dovrà essere scelta in relazione al tipo di materiali infiammabili potenzialmente presenti nell’edificio, (iii) la progettazione di uscite di emergenza e vie di fuga, che dovranno essere lasciate sempre sgombre per permettere l’uscita dei presenti in caso di attivazione del sistema antincendio, (iv) la rimozione di materiali infiammabili non conformi, (v) l’installazione di porte tagliafuoco e, nel caso di presenza di piani interrati serviti da ascensore, (vi) l’installazione di un sistema a generatore elettrico indipendente per la gestione delle fasi di emergenza.