Il real estate crowdfunding è una modalità di finanziamento alternativa che applica tutti gli strumenti che rientrano nell’ambito del crowdinvesting al settore immobiliare: si partecipa online al finanziamento di un progetto immobiliare (che può riguardare l’acquisto, la ristrutturazione o l’intera costruzione di un immobile) in cambio di una remunerazione del capitale.

Tale processo prevede di fatto un allargamento della platea degli investitori anche a quei piccoli risparmiatori che, spendendo cifre sostenibili (il minimo di solito è € 500), possono accedere facilmente agli investimenti immobiliari e trarne guadagno.

Nella sostanza, esistono tre tipologie di crowdfunding immobiliare che differiscono in funzione al modello di business: (i) l’equity crowdfunding, gestito da intermediari che devono essere autorizzati dalla CONSOB e basato sulla sottoscrizione di titoli di proprietà del capitale di un veicolo societario che promuove il progetto immobiliare (l’investitore accede al progetto come proprietario diretto dell’immobile), (ii) il debt crowdfunding, anch’esso gestito da intermediari autorizzati dalla CONSOB, che consiste nella sottoscrizione da parte dell’investitore di un titolo di debito o di un’obbligazione emesso/a da una società che realizza un progetto immobiliare (alla scadenza prevista dal titolo, l’investitore riceverà il capitale investito maggiorato di un tasso di interesse prefissato) e, infine, (iii) il lending crowdfunding, svincolato dalle autorizzazioni CONSOB, che prevede una concessione di un prestito ai promotori del progetto immobiliare attraverso la sottoscrizione di un contratto di mutuo (l’investitore acquisisce un diritto di credito che verrà poi rimborsato ad un tasso di interesse prefissato).

In ogni caso, lo sviluppo dell’investimento, indipendentemente dalla tipologia prescelta, segue sempre il medesimo schema: la registrazione nel processo (ove l’utente, affiliandosi alla piattaforma online, prende contezza dei dettagli dei progetti immobiliari disponibili), la selezione dell’opportunità (valutando rischi, rendimento e durata dell’investimento) ed il trasferimento del capitale investito presso il conto attivato nella piattaforma. In tale processo, la consulenza giuridica appare ovviamente indispensabile, sia dal lato della piattaforma che dal lato dell’investitore: l’analisi delle problematiche di privacy policy, cybersecurity, gestione di strumenti finanziari e acquisizioni immobiliari così come l’esame della documentazione del progetto (le condizioni di offerta, il business plan dell’investimento, la visura camerale dell’intermediario, l’atto costitutivo, ecc.), non possono infatti prescindere dall’apporto del legale di riferimento che potrà sempre dissipare ogni dubbio relativo ai molteplici aspetti normativi toccati dall’operazione.