La qualificazione delle stazioni appaltanti svolge una funzione essenziale nel quadro delle riforme previste dal PNRR, il quale riconosce l’importanza di tale sistema per una crescita economica e sociale integrata nonché per la realizzazione di un mercato improntato alla massima concorrenza e per l’offerta di servizi di qualità. La finalità di tale procedimento è chiara: limitare da un lato l’eccessiva frammentazione, favorendo l’aggregazione della domanda e, dall’altro, i deficit organizzativi e di professionalità che caratterizzano l’attuale sistema delle stazioni appaltanti che, oltre a produrre inefficienze e sprechi di risorse pubbliche, possono favorire il proliferare di fenomeni corruttivi. Le suddette Linee guida costituiscono un atto avente natura non vincolante ma, allo stesso tempo, hanno quindi la funzione di individuare un sistema di qualificazione certo, sulla base di dati oggettivi, evitando la proliferazione di un sistema “asettico” che non tenga conto dei diversi ambiti territoriali e delle caratteristiche del contesto in cui operano le stazioni appaltanti.

Le Linee guida, nello specifico, sono articolate in tre parti. Nella prima parte sono individuati i requisiti necessari per l’implementazione futura del sistema di qualificazione, delineando i requisiti base richiesti dal Codice (in particolare, vengono individuati i tre possibili livelli di qualificazione, con i relativi limiti quantitativi per la fase dell’affidamento, e la scelta di un solo livello per la fase dell’esecuzione volto a garantire a tutte le stazioni appaltanti la possibilità di dare seguito ai contratti aggiudicati). Nella seconda, sono specificate invece le modalità operative per l’attuazione a fasi progressive del sistema di qualificazione delle stazioni appaltanti e delle centrali di committenza da porre alla base del nuovo sistema di qualificazione, differenziando quelle relative alle procedure di appalto e di concessione degli affidamenti di lavori da quelle di forniture e servizi (nell’ambito, poi, di ciascuna categoria di procedure sono distinti i requisiti per l’affidamento da quelli per l’esecuzione). Nell’ultima parte, infine, vengono individuati i dati necessari per dimostrare il possesso dei requisiti di base e premianti.

La completa e tempestiva comunicazione dei dati all’Anac, da parte delle stazioni appaltanti, viene quindi in rilievo come attività fondamentale ai fini dell’avvio e della buona riuscita del sistema di (ri)qualificazione delle stazioni appaltanti.

A decorrere dal 23.05.2022, l’Autorità ha iniziato ad analizzare ed elaborare tutti i dati comunicati, per adottare la relazione trimestrale prevista entro giugno 2022 ed individuare, così facendo, i punteggi attribuibili alle stazioni appaltanti. In seguito, la stessa individuerà le soglie di accesso ai differenti livelli di qualificazione per la fase dell’affidamento e l’accesso all’unico livello di qualificazione per la fase dell’esecuzione.