Riguardo al tema dei beni culturali, a vent’anni di distanza dall’emanazione del relativo codice (D.Lgs. 42/2004), è evidente che i principi ed i contenuti innovativi presenti nella normativa illo tempore riordinata, specie in tema di gestione dei servizi, non abbiano ancora trovato adeguato e diffuso recepimento. Ad una limitatezza delle risorse economiche disponibili nella gestione dei beni culturali si legano, infatti, diverse mancanze in termini di approcci e competenze di tipo tecnico-manageriale. A tali condizioni si sono, dunque, associate frequenti cronache di degrado e inadeguata fruibilità dei beni, determinando nel complesso un quadro di criticità che in quest’ultimo decennio ha spinto ad intervenire a livello centrale con una serie di importanti provvedimenti ed iniziative settoriali (dalla riforma del Ministero della Cultura fino alla semplificazione delle procedure amministrativo-burocratiche ed all’innovazione in senso manageriale di taluni ambiti di competenze). In tale contesto ed a fronte di queste criticità settoriali, emerge quindi sempre più con forza il ruolo fondamentale che può rivestire la filiera dei servizi integrati delle società che si occupano di Facility e Property Management a supporto del funzionamento, della fruizione e della valorizzazione dei beni culturali. Questo almeno è il quadro che alcuni dei nostri clienti ci prospettano in relazione a nuove possibilità di sviluppo del business.
Nello specifico della nostra professione, quindi, l’assistenza legale all’impresa che opera in tale ambito, verterà sull’analisi e sulla gestione trasversale di tutti quei servizi forniti dalle aziende del settore ed espressamente rivolti al pubblico dei visitatori/utenti (informazione e accoglienza, call&contact center, biglietteria e prenotazioni, guida e assistenza didattica, new media digitali, organizzazione eventi e mostre, promozione e comunicazione, editoria, bookshop, caffetteria e ristorazione, logistica, ecc.) e di tutti quelli afferenti i beni culturali edificati (manutenzione, energy management, pulizie e igiene ambientale, gestione degli spazi, security, ecc.) che, parallelamente, possono coinvolgere anche attività tipiche del Property Management: si pensi, ad esempio, ai lavori di ristrutturazione e manutenzione dell’intero patrimonio, nell’ottica di una valorizzazione delle infrastrutture e dell’impiantistica, così come all’attuazione delle recenti linee guida (D.M. 161/2023) per la determinazione degli importi minimi dei canoni e dei corrispettivi per la concessione d’uso dei beni culturali.